romanzo breve - work in progress

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Essendo un esperimento in corso, cerco di scrivere i capitoli in ordine cronologico crescente (I II III IIII etc.) la visualizzazione di un blog, invece, mette in primo piano la data più recente. Ma, andando verso il fondo, dove c'è Introduzione e proseguendo da sotto in su, si potrebbe avere una visione della storia nel suo progredire, o meglio non progredire, e leggerla come io ho pensato di scriverla. Questo racconto è segreto, se mi conosci non parlarne con nessuno. Neanche con me. Grazie.

domenica 10 agosto 2008

Tra Mille

E' Domenica mattina. Sono arrivata qui nonostante la neve, nonostante il blocco del traffico. Sono arrivata qui, prima, con uno scopo. Parlarti.

Davanti alla immobilità stupefacente del liquido che ci sta di fronte scopro che volevi fare il ballerino di danza classica da piccolo, ma che i tuoi non hanno saputo vedere altro, oltre il fatto che all'epoca un bambino in una scuola di danza voleva solo dire una cosa. Non hanno guardato oltre. E non hanno visto la scintilla.
Io la scintilla l'ho vista. E l'ho riconosciuta perché era la stessa che vedevo in me.

Riconoscere nell'altro una anima speculare e gemella mi ha mandato in frantumi ogni tipo di cognizione di base, respirare, deglutire, muoversi coordinatamente nello spazio, inanellare frasi di senso compiuto.
L'acqua ha cominciato a ribollire e il tempo a disposizione è finito.
Ma ora ho capito che quell'attrazione naturale che mi ha spinto a rintracciarti tra mille è la consapevolezza che tu sei me.
Un me maschio. Un me che ha fatto delle scelte che io ho avuto paura di fare.
Un me azione.

Chissà se anche tu l'hai vista. Se hai riconosciuto la scintilla o invece hai solo visto e sentito rossori e balbettii. Ed hai pensato che fossi una stupida. Tra mille.

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