Ore 8 e 45. Sto correndo al volante della mia auto. Ieri ha nevicato. Tanto. Ma adesso c'è il sole e le strade sono già pulite. Ai bordi non esistono più marciapiedi e aiuole, solo una abbagliante spianata di neve intatta e candida. Un paesaggio nuovo e sconosciuto, i contorni non più familiari della strada di tutti i giorni.
Ti ho riconosciuto subito. Ormai sono abituata a riconoscerti tra la gente, a colpo d'occhio, so che sei tu ancora prima di averne la certezza.
Stamattina cammini da solo sulla neve illuminata dal sole. Una figuretta vestita di blu, berretto di lana a coste, mani in tasca. Stai guardando le impronte lasciate da qualcuno prima di te, un sorriso bambino ti coinvolge la bocca, gli occhi e qualcosa dentro di te che gode dell'inaspettato intervallo dalla vita adulta.
Ho rallentato per rubarti questo istante senza che te ne accorgessi.
Lo conservo per te.
Come faccio per ogni parola detta, ogni sguardo. Frammenti di un discorso infinito, distribuiti nel mosaico del tempo.
Che hanno significato solo per me.
romanzo breve - work in progress
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Essendo un esperimento in corso, cerco di scrivere i capitoli in ordine cronologico crescente (I II III IIII etc.) la visualizzazione di un blog, invece, mette in primo piano la data più recente. Ma, andando verso il fondo, dove c'è Introduzione e proseguendo da sotto in su, si potrebbe avere una visione della storia nel suo progredire, o meglio non progredire, e leggerla come io ho pensato di scriverla. Questo racconto è segreto, se mi conosci non parlarne con nessuno. Neanche con me. Grazie.