Un vento artificiale caldo mi avvolge il viso, ritmiche ossessive invadono il mio cervello attraverso le orecchie, il mio corpo a digiuno da ore in perfetto automatismo di movimento puro.
Non voglio pensare. Non adesso.
Hai appoggiato le tue guance sulle mie stasera. La barba ha pizzicato leggera la mia pelle, le tue mani che tenevano strette le mie braccia, il tuo sudore si è trasferito su di me.
Hai un buon odore, ti ho annusato.
Furtivamente ho toccato il mio viso e le mie braccia, e ti ho assaggiato. Sei acquoso leggermente salato.
Sei del sapore giusto.
Un vento artificiale e caldo avvolge il mio viso ora. Nel mio cervello nessun pensiero, solo musica fisica. Guardo il mio riflesso, gli occhi due fessure morbide, il corpo che ondeggia impercettibile al ritmo ossessivo.
Languida e in vibrazione muscolare nello stesso tempo.
Sono in chimica a digiuno da ore.
Ho assunto una solo sostanza. Tu.
romanzo breve - work in progress
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Essendo un esperimento in corso, cerco di scrivere i capitoli in ordine cronologico crescente (I II III IIII etc.) la visualizzazione di un blog, invece, mette in primo piano la data più recente. Ma, andando verso il fondo, dove c'è Introduzione e proseguendo da sotto in su, si potrebbe avere una visione della storia nel suo progredire, o meglio non progredire, e leggerla come io ho pensato di scriverla. Questo racconto è segreto, se mi conosci non parlarne con nessuno. Neanche con me. Grazie.
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giovedì 9 aprile 2009
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