romanzo breve - work in progress

Istruzioni per l'uso di questo blog.

Essendo un esperimento in corso, cerco di scrivere i capitoli in ordine cronologico crescente (I II III IIII etc.) la visualizzazione di un blog, invece, mette in primo piano la data più recente. Ma, andando verso il fondo, dove c'è Introduzione e proseguendo da sotto in su, si potrebbe avere una visione della storia nel suo progredire, o meglio non progredire, e leggerla come io ho pensato di scriverla. Questo racconto è segreto, se mi conosci non parlarne con nessuno. Neanche con me. Grazie.

martedì 29 luglio 2008

Negli occhi del leone

Ci siamo salutati prima delle vacanze, sotto il sole di fine luglio. Dove vai in vacanza... Eh sì, ormai manca poco... amenità. Un abbraccio e sono stata catapultata nella savana. Visti così da vicino i tuoi occhi non sono marroni, hanno invece il colore degli occhi del leone. Un tappeto di erba secca, bagliori dorati, frammenti di specchio che gatteggiano al sole, vetri persi da qualche cacciatore in sahariana e casco coloniale. Nelle mie orecchie ritmiche tribali. Sto volando, sto volando a volo radente su stoppie aride, su terra color ocra. Nelle narici odore di caldo. Sulla lingua polvere e sale. Ho visto, ho visto che l'hai visto anche tu. Le pupille, due spilli neri, si sono allargate ed è entrato il sole. La savana è sparita, e negli occhi del leone sono rimasta solo io.

mercoledì 23 luglio 2008

Le Tre Arance

La prima volta che ti ho visto stavi mangiando delle arance. Seduto come un bambino bravo, davanti alla reception, un foglio di scottex sulle ginocchia unite, sbucciavi l'arancia, appoggiavi la buccia sulla carta e ti mettevi in bocca lo spicchio guardando in un punto lontano. Le altre due arance tenute in equilibrio precario sulle gambe, quella nella tua mano, saggiata con dita delicate, quasi femminee. Il tuo sguardo perso nel vuoto, dietro a pensieri a me sconosciuti. Avrei voluto avere occhiali speciali per vedere cosa stavi pensando.
Un giocoliere distratto che si mangia lo strumento del suo lavoro.

lunedì 21 luglio 2008

Farfalla d'Acqua Dolce


L'idea di scrivere una storia morbosa mi aveva già sfiorato tempo fa. Una storia tutta mentale, Farfalla d'Acqua Dolce non ha sbocchi nel reale, il lavorio di una mente non abituata a relazionarsi in maniera normale. E' un lavoro in progresso. Niente scadenze, solo urgenza di scrivere quando ti tocca.

Collaboratori